Mi perdonorete se questa volta me la sbrigherò con due citazioni ma pare che questo periodo sia abbastanza pieno e il tempo scarseggia: meglio non lamentarsi.
Le citazioni sono però abbastanza succulente e spero che inneschino riflessioni sull’importanza e sull’utilizzo delle immagini nel nostro mondo, reale e virtuale.
“Uno che ha cominciato a fare fotografie, non c’è nessuna ragione che si fermi. Il passo tra la realtà che viene fotografata in quanto ci appare bella e la realtà che ci appare bella in quanto è stata fotografata, è brevissimo. […] Basta cominciare a dire di qualcosa “Ah che bello, bisognerebbe proprio fotografarlo!” e già siamo sul terreno di chi pensa che tutto ciò che non è fotografato è perduto, è come se non fosse esistito, e che quindi per vivere veramente bisogna fotografare quanto più si può, e che per fotografare quanto più si può bisogna vivere in modo quanto più fotografabile possibile”.
Italo Calvino, Le follie del mirino, in Il Contemporaneo, Roma, 30 aprile 1955
“Quali e quante cose oggi ci appaiono, quindi, soltanto attraverso l’immagine fotografica! L’aberrazione fotografica è per molte cose la nostra realtà: è per molte cose addirittura la nostra conoscenza, ed è quindi il nostro giudizio”.
Gio Ponti, Discorso sull’arte fotografica, Domus, 1952