Brevi appunti volanti per ricordare. Fotografie scattate per il puro gusto di essere accumulate in modo da tenere aggiornata la lista degli spostamenti legati al lavoro, alla formazione. Sin dalle prime occasioni ho preso l’abitudine di fare una foto alle camere in cui dormo quando sono lontano da casa per seguire un workshop, realizzare dei lavori o organizzare una mostra.
Stanze grandi, stanze orrende, letti con reti ortopediche, divani con molle appuntite, cuscini soffocanti, piumoni avvolgenti, mattonelle variopinte, soprammobili di dubbio gusto, coperte ben lavate, copriletti troppo usati, pareti con quadri storti, docce con diffusori otturati, moquettes morbide e ben lavate, soluzioni d’arredamento tanto geniali quanto discutibili, porte che danno sicurezza, finestre piene di spifferi, coinquilini più o meno graditi, beata solitudine.
Cercare di tener traccia di quegli eventi che mi hanno legato sempre più alla fotografia con le immagini dei rifugi temporanei che di volta in volta scelgo.
Insomma, un altro modo che mi concedo per dar sfogo alla mania di selezionare e raccogliere per ricordare.
Outtake #49
13 Feb
Questa voce è stata pubblicata il febbraio 13, 2013 alle 12:26. È archiviata in fotografia con tag 2013, bianco e nero, black and white, elenco, film, foto che ogni volta mi ricordo di fare, fotografia, fotografie, fotografo, lista, outtake, photography, rifugio, stefano ferrando, trasferte.
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Così come noi proiettiamo in ricordi indissolubili i luoghi che attraversiamo, così loro raccontano di noi.. Chissà se raccolgono anch’essi i nostri ricordi…
Io credo di si, altrimenti certe fotografie non uscirebbero. (sono convinto che le fotografie raccolgano tanto i ricordi del fotografo quanto quelli dei luoghi rappresentati. Se il fotografo è bravo, of course).